Una volta che la stagione balneare di utilizzo della piscina volge al termine, è sempre meglio preoccuparsi per tempo della chiusura invernale della piscina.

Intanto è bene distinguere quello che occorre fare quando la piscina entra in riposo.
Questo perchè il trattamento della piscina varia a seconda della grandezza della piscina stessa.

Ad esempio in piscine di grandi dimensioni quali quelle pubbliche o quelle semiprivate come i residence, spesso e volentieri i manutentori optano per lo svuotamento della vasca.

Questa soluzione, comunque, risulta essere la peggiore per quattro fondamentali motivi:

·         Per il consumo dell'acqua che comunque ha un suo costo sia ambientale che economico.

·         Per il consumo dei prodotti chimici che alla riapertura della piscina devono essere dosati fino a che l'acqua stessa non si stabilizza, prodotti come il PH-, il cloro,  l'anticalcare e l'antialga.

·         Perchè mantenere una piscina tre/quattro mesi vuota potrebbe pregiudicare la tenuta della struttura in cemento armato (od in pannelli zincati/polietilene),con eventuali movimenti indesiderati e soprattutto fessure strutturali impreviste.

·         Perchè comunque, la vasca vuota, se viene riempita dalle piogge e di conseguenza da foglie, polvere, insetti  morti,deve comunque essere ripulita e lavata per essere messa a disposizione dell'utenza.

In alcune zone, piscine di grosse dimensioni, soprattutto in residence di zone di mare, la vasca viene svuotata per metà in modo da dimezzare il consumo di acqua, anche se poi, spesso e volentieri, la vasca deve essere svuotata del tutto per dare modo alla manutenzione di lavare e togliere i residui dell'inverno portati dal vento.

Il nostro interesse si focalizza nell'affrontare il problema della chiusura della piscina residenziale, ovvero quella piscina privata che non superi 200/250 metri cubi di acqua e che risulta essere la piscina standard attualmente installata presso l'utenza privata.

In questo caso è sempre meglio  NON VUOTARE LA VASCA, se non quando l'acqua non superi i 4-5 anni di permanenza. Comunque si consiglia di eseguire l'operazione di svuotamento e riempimento non a fine stagione ma a prima dell'inizio della stagione successiva, approfittandone anche per eseguire una pulizia e una disinfezione della vasca , degli accessori e del bordo vasca.


COME SI CHIUDE UNA PISCINA

Per la chiusura invernale è bene tenere sempre conto di tre parametri fondamentali:

1.   L'acqua della piscina deve essere limpida, e non deve esserci presenza di alghe, e il fondo deve essere esente da qualsiasi corpo solido precipitato (fango,polvere,foglie) Soprattutto in piscine con il rivestimento in PVC si consiglia di togliere anche la riga nera di galleggiamento, in modo che non abbia il tempo, durante il periodo invernale, di penetrare nel PVC e diventare indelebile.

2.   Il tasso di acidità (PH) deve essere quello della disinfezione ovvero 7,2; comunque compreso tra 7,0 e 7,6;

3.   Il cloro deve essere presente nell'acqua nei suoi valori normali ovvero 1 - 1,5 ppm;

4.   Il filtro deve essere controlavato e pulito a fondo (vedi a seguire pulizia invernale del filtro).

Una volta che questi parametri sono rispettati occorre passare alla copertura dello specchio acqua con un telo opportunamente dimensionato sul disegno dei bordi della piscina, ma che abbia le falde più larghe di almeno 75 centimetri per lato.
Questo per garantire l'ancoraggio del telo al bordo della piscina.
Per eseguire questa operazione esistono diversi tipi di tecnologie, quali ad esempio i salsicciotti pieni di acqua, i tiranti elastici e non , e vari tipi di molle ecc.
Non ci soffermeremo su questi particolari, in quanto ognuno deve essere libero di scegliere la tipologia  dell'ancoraggio in base alle sue esigenze, strutturali estetiche e di tipo ambientale (precipitazioni straordinarie, esposizione al vento o presenza di animali domestici).
Ci soffermeremo invece sul tipo di telo di copertura, in quando a seconda del modello esistono pro e contro al suo funzionamento pratico.

TIPI DI TELI DI COPERTURA

I tipi dei teli di copertura sono essenzialmente due:

Il telo non ermetico ovvero a rete fitta e il telo ermetico in PVC.

I TELI DI COPERTURA A RETE

Questi praticamente sono delle reti con maglia fitta,che filtrano l'acqua piovana, che comunque entra nella vasca, ma non fanno entrare le foglie.

PRO:

Facendo entrare l'acqua piovana, diluiscono l'acqua della piscina rendendola ad inizio stagione un'acqua praticamente "nuova" e soprattutto povera di sali, non fanno entrare residui di grosse dimensioni. Alla apertura della piscina il telo si può togliere con strema facilità.

CONTRO:

L'acqua piovana entrando nella vasca porta microinquinanti esterni come polveri, pollini, spore che al primo sole possono trasformarsi in notevoli fioriture algali. Inoltre in zone urbane soggette ad inquinamento atmosferico, si possono creare degli inquinamenti da idrocarburi e da fuliggine che tendono a macchiare soprattutto i liner in PVC. 

Non hanno una grande durata nel tempo.

I TELI DI COPERTURA IN PVC ERMETICI

PRO:

Hanno una lunga durata nel tempo,Non facendo filtrare la luce non fanno fiorire le alghe.Non fanno passare residui inquinanti, per cui alla riapertura l'acqua della piscina risulta essere limpida. Mantengono i prodotti chimici nell'acqua senza farli evaporare, per cui alla riapertura basterà aprire la piscina senza rimettere immediatamente prodotti chimici disinfettanti.

CONTRO:

L'acqua della piscina, non venendo diluita dall'acqua piovana risulta essere la stessa dell'anno prima.

Per evitare che il telo di copertura sprofondi in piscina a causa dell'accumularsi dell'acqua piovana si consiglia di utilizzare una pompa sommersa (es. DAB Eurocover). Alla riapertura occorrerà fare attenzione a non fare cadere lo sporco accumulato sul telo, nell'acqua della piscina.          

Un problema tipico dei teli ermetici è quello che riguarda la PRECIPITAZIONE DELL'ACIDO ISOCIANURICO.
Infatti, utilizzando prodotti clorati a base di isocianurati, nell'acqua della piscina si accumula ACIDO ISOCIANURICO.
Questo componente, di per se stesso innocuo, una volta che raggiunge valori superiori ai 75/100 PPM tende ad accumularsi nell'acqua della piscina.

Quando la piscina viene rimessa in funzione, la prima cosa che un manutentore fa, oltre che a regolare il PH, è quella di inserire del cloro a shock nell'acqua della piscina. Tuttavia l'acqua della vasca in riposo per tre/quattro mesi sottoposta a clorazione shock cristallizza l'acido isocianurico che tende a  generare la formazione di una nevicata bianca che intorpidisce l'acqua della piscina e che in ogni caso è molto complicata da rimuovere poichè formata da cristalli insolubilli.


Per evitare questo problema è sempre buona norma lasciare la piscina scoperta e con la pompa accesa per 24 - 48 ore prima di eseguire la clorazione shock.

Su acque che superano i 3/4 anni di vita è sempre consigliabile non inserire il cloro al momento dell'apertura della piscina ma attendere almeno 3 - 4 giorni, dando il tempo, con la piscina in funzione, all'acido isocianurico di ridisciogliersi e tornare in soluzione.

CHIUSURA DELLA PISCINA

Una volta che i parametri dell'acqua sono sistemati, e alla presenza di limpidezza e pulizia, prima della copertura si passa ad aggiungere i prodotti invernanti o svernanti.

Questo tipo di prodotti, hanno dei dosaggi ben precisi secondo le Ditte produttrici, e comunque è sempre bene farsi fornire sia la scheda di utilizzo che la scheda di sicurezza del prodotto utilizzato.

Aggiunto lo svernante, è bene far girare la piscina con il selettore del filtro in posizione di riciclo in modo che l'acqua di piscina contenente il prodotto invernante non vada a rimuovere eventuali incrostazioni dal filtro che potrebbero riversarsi in piscina.
Una volta che la piscina ha avuto modo di girare per almeno una/due ore si può passare alla chiusura ed alla pulizia del sistema di filtraggio.

PULIZIA INVERNALE DEL FILTRO

Eseguita l'operazione di copertura si passa alla manutenzione del filtro.

Questa operazione ha lo scopo di:

·         Disinfettare la sabbia quarzifera presente nel filtro

·         Disincrostare la sabbia quarzifera presente nel filtro


Per eseguire questa operazione consiglio di utilizzare prodotti disinfettanti a caratteristica acida o in mancanza di questi, utilizzare dell'acido cloridrico tamponato unito ad un prodotto antialga, magari lo stesso antialga che utilizzate comunemente durante la stagione.

I prodotti vanno inseriti nel filtro, direttamente a contatto con la sabbia quarzifera.

Per fare questo, occorre per prima cosa chiudere tutte le valvole di arrivo e mandata dell'acqua da e per la vasca, in modo da isolare il filtro dall'acqua della piscina.
Posizionare il selettore del filtro in scarico in modo da togliere più acqua possibile dall'interno del contenitore del filtro.

Svitare le viti del tappo (coperchio) del filtro, mettere il selettore della valvola  in riposo.Togliere il tappo e versare il prodotto antialga.Possibilmente con le mani smuovere i quarzi del filtro fin dove ce ne sia la possibilità.Aggiungere l'acido cloridrico tamponato, riposizionare il tappo del filtro con le viti MA SENZA RIAVVITARE E  STRINGERE LE VITI DELLA CHIUSURA ( si potrebbero formare dei gas che potrebbero far scoppiare il filtro)

Con questo sistema per 2/4 mesi, i prodotti da noi aggiunti avranno tutto il tempo di agire sui quarzi.

A stagione nuova, sarà nostra cura, riavvitare e stringere le viti a chiusura ermetica del tappo del filtro ed eseguire immediatamente, anche a piscina ancora coperta un bel controlavaggio che permetterà di eliminare tutti i residui e le sostanze estranee presenti sui quarzi.